La RSA San Pietro cambia volto: la fase 2 è già iniziata. La RSA può diventare un luogo per una nuova cultura della cura? Noi pensiamo di si
Anche gli ambienti hanno la loro importanza. Perché un ambiente bello, vivace e colorato migliora la vita di chi lo abita. La percezione di ciò che abbiamo intorno agisce profondamente nella nostra mente e anche se non ci accorgiamo direttamente se ne accorge il nostro cervello e l’inconscio immagazzina informazioni che una volta elaborate influiscono sulla nostra qualità della vita.
L’obiettivo del progetto “Coreografie del quotidiano” è quello di migliorare il benessere di tutti, operatori ed anziani, ristrutturando gli ambienti per adattarli ad una nuova visione della cura. Un progetto condiviso, “che nasce – precisa Aldo Bottoli architetto, artista ed esperto di ambienti e colori, incaricato nella rivisitazione degli ambienti della RSA- dal confronto e dall’ascolto di educatori, coordinatori dei nuclei della RSA e medici. Questo dialogo è stato il punto di partenza per tutto il progetto di riqualificazione percettiva”. “Gli ambienti della RSA San Pietro sono stati pensati anche per ospitare momenti di confronto e formazione – spiega Marco Fumagalli, educatore della Cooperativa – con l’idea di rendere sempre più la RSA come un vero e proprio incubatore di idee per una differente visione dell’anzianità e dei luoghi che se ne prendono cura”