Uno, due e tre! Si accendono le luci dell’albero di Natale installato in una delle vie del borgo che accoglie 64 persone con Alzheimer. C’è tanta gente. Ci sono i residenti, i loro familiari, gli operatori, il Sindaco di Monza, Dario Allevi, l’Assessore alle Politiche Sociali, Chiara Desireé Merlin.
Sono presenti anche i donatori, grazie ai quali è stato possibile realizzare il sogno di dare alla comunità un villaggio per migliorare la vita di chi vive con l’Alzheimer.
Il clima è gioviale, sereno, i residenti porgono a tutti gli auguri natalizi. C’è grande stupore, ma anche soddisfazione per la serenità e l’affetto che traspira in ciascuno dei cittadini del borgo.
Prima che l’albero si illuminasse, Roberto Mauri direttore della Meridiana, Marco Fumagalli coordinatore del Paese, Mariella Zanetti Geriatra e Alessandra Ravasio Psicologa hanno illustrato ai familiari del Villaggio come si svolge la vita nel borgo e i risultati sino ora ottenuti. “Si registra un miglioramento complessivo – afferma Mariella Zanetti – sia dell’umore, sia del comportamento con significative riduzione dei disagi e degli atteggiamenti aggressivi, nonché un calo del 25% dell’uso dei farmaci.”
Alla fine dell’incontro è chiesto: ci sono domande? Prende la parole un familiare: “desidero ringraziare tutti gli operatori del Paese per quello che fate per i nostri cari e per essere riusciti a realizzare un progetto così bello, come il Paese Ritrovato”.
Si sono accese le luci dell’albero di Natale del borgo che accoglie e migliora la vita delle persone con Alzheimer. Un’accensione che si collega, immaginariamente, a quelle che sono avvenute e che avverranno in tanti luoghi e in tanti borghi d’Italia e del mondo. Del resto, la storia della salvezza, afferma la Fede cristiana, inizia proprio da un borgo, Nazareth: da qui, da una periferia dell’impero, è partita quella storia che ha cambiato la prospettiva all’uomo ed è riuscita a conferire speranza al globo intero.